Mercedes, ecco il brevetto salva parabrezza

Mercedes ha finalmente inaugurato il suo nuovo brevetto salva parabrezza. Ecco come funziona e in cosa consiste.

Il progresso tecnologico della Mercedes continua a proseguire a grandi falcate. Dopo aver migliorato alcuni singoli componenti nelle uscite recenti, la popolare casa automobilistica ha deciso di pensare finalmente anche ai parabrezza.

Brevettando così una nuova iniziativa in grado di migliorarne l’efficienza. Nel prossimo paragrafo vedremo così tutte le caratteristiche tecniche relative a questa nuova invenzione.

Come funziona il nuovo brevetto?

La nuova tecnologia creata di recente permetterà di ridurre la portata dei danni causati da potenziali oggetti volanti. Permetterà inoltre di rilevare la presenza di potenziali fattori avversi come sassi e altri ostacoli, così che la carrozzeria possa durare più a lungo.

Il dispositivo in questione permette di valutare con molta attenzione la portata del rischio che si può correre, così che possano poi essere attivate funzioni essenziali come la frenata assistita e il rallentamento graduale.

Cose che ovviamente un automobilista può attuare da sé, ma che grazie all’aiuto della tecnologia possono provvedere laddove il riflesso umano può rivelarsi fallace, e deficitario. Non è un caso, il fatto che questa idea sia piaciuta a chiunque, competitor inclusi.

Il piano di Mercedes

Le intenzioni di Mercedes, sono quelle di applicare questo brevetto anche ai modelli più avanzati. Così che il problema comune del parabrezza diventi una rarità, e non un evento frequente come di solito accade.

Non è ancora dato sapere quando questo brevetto verrà effettivamente integrato, né tantomeno quando questo accadrà per i modelli più avanzati della rinomata casa tedesca. Questo provvedimento non è solamente sintomo di progresso, ma anche di riparazione.

Il calo degli utili registrato nel corso dell’ultimo trimestre, ha costretto la casa di produzione originaria della Germania a migliorare l’efficienza dei veicoli già in commercio. E chissà che in futuro non possano arrivare altri accorgimenti.

Leggi anche

Ecco le migliori elettriche a meno di 30 mila euro