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Auto elettriche: mercato in crisi, l’Europa schiacciata dalla Cina
Le vendite di auto elettriche in Europa calano del 4,9% rispetto al 2023, spinte dalla concorrenza cinese e dai costi elevati. Servono misure per rilanciare il mercato.
Il mercato europeo delle auto elettriche sta affrontando una fase di difficoltà. I dati sulle immatricolazioni, diffusi dall’Acea (l’Associazione europea dei costruttori), indicano un calo del 4,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. L’industria automotive è sotto pressione a causa della concorrenza cinese, dell’aumento dei costi produttivi e della riduzione della domanda. Questo rallentamento mette in luce le fragilità di un settore cruciale per la transizione ecologica, dove le sfide non riguardano solo i produttori, ma l’intera filiera.
L’invasione di auto a prezzi ridotti dalla Cina
Un elemento chiave di questa crisi è la competizione con i veicoli elettrici a basso costo provenienti dalla Cina, che stanno conquistando quote di mercato in Europa. A peggiorare la situazione, il calo delle esportazioni europee, tornate sotto i livelli pre-pandemia, evidenzia una perdita di competitività internazionale. Paesi come la Germania, storicamente leader del settore, hanno registrato un calo significativo nelle immatricolazioni, con un impatto anche sui livelli occupazionali. Si stima che il comparto auto coinvolga direttamente o indirettamente 13,8 milioni di lavoratori nell’Unione Europea.
La produzione e l’innovazione, da sempre punti di forza del Vecchio Continente, non bastano più a contrastare la pressione esterna e interna. La Banca Centrale Europea (Bce) suggerisce una revisione delle politiche di accesso alle auto elettriche, come incentivi più inclusivi e la riduzione dei costi. Tuttavia, le aziende chiedono anche un piano industriale a lungo termine, che punti sul rafforzamento della filiera produttiva locale, in particolare per le batterie, oggi dominate da player extraeuropei.
Per rilanciare il settore sarà necessario combinare innovazione tecnologica, sostegno governativo e strategie di mercato più aggressive. Solo un approccio integrato potrà invertire la rotta, riportando l’Europa al centro della transizione verso una mobilità sostenibile. In un contesto globale sempre più competitivo, l’industria europea è chiamata a una risposta decisa per salvaguardare la sua posizione strategica e la sostenibilità economica e ambientale.
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