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Ecco perché Seat non produce auto elettriche
La casa spagnola non è ancora entrata nel mercato delle auto elettriche. Cosa c’è dietro questa scelta e per quanto durerá?
In un mondo dove l’innovazione tecnologica sembra procedere a passi da gigante, la transizione verso l’automobile elettrica si sta affermando come una delle principali tendenze del settore automobilistico. Tuttavia, non tutte le case automobilistiche si stanno muovendo nella stessa direzione o almeno non con la stessa velocità.
Un esempio emblematico di questa diversità di approccio è rappresentato dalla posizione assunta da Seat, il noto brand spagnolo, che ha recentemente manifestato una certa riluttanza nell’abbracciare pienamente l’era dell’elettrico. Scopriamo insieme le ragioni di questa scelta e cosa questo potrebbe significare per il futuro dell’azienda e del settore.
Le sfide dell’elettrificazione per Seat
Il CEO di Seat e Cupra, Wayne Griffiths, ha offerto una visione chiarificatrice sul perché il brand non si sia ancora lanciato con decisione nel mercato delle auto elettriche. Secondo Griffiths, il costo di produzione di un veicolo elettrico sotto l’egida di Seat sarebbe eccessivamente elevato per essere sostenibile dal punto di vista commerciale. Ciò vale per modelli consolidati come l’Ibiza, l’Arona o l’Ateca. Una prospettiva che sottolinea la preoccupazione del brand di mantenere intatta la sua identità di produttore di veicoli accessibili e privi di fronzoli.
Un contesto economico sfavorevole
Questo atteggiamento conservativo trova ulteriori spiegazioni nell’attuale contesto economico che vede il gruppo VW, di cui Seat fa parte, fronteggiare diverse sfide. Tra fabbriche in chiusura, riduzioni salariali e vendite elettriche sotto le aspettative, è evidente che le condizioni attuali non favoriscano investimenti ritenuti troppo rischiosi o non in linea con la filosofia di brand quali Seat, che punta a mantenere un taglio più tradizionale e accessibile. In questo quadro, la casa spagnola si pone in contrasto con altre realtà che stanno fortemente investendo sull’elettrico, nonostante i costi elevati di produzione.
La strategia di attesa
Nonostante la corrente resistenza al cambiamento, Griffiths apre ad un possibile futuro elettrico per Seat, rimarcando però che un tale passo sarà compiuto solo quando produrre un veicolo elettrico sarà economicamente sostenibile per il target di riferimento del marchio. Questa posizione suggerisce una strategia di attesa, in cui Seat potrebbe beneficiare di eventuali abbassamenti nei costi di produzione dei veicoli elettrici, rendendoli quindi più accessibili e in linea con lo spirito del brand.
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