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Clamoroso, Lamborghini fa causa a un concessionario: il motivo
AutoNews svela casi sospetti di rivendita tramite intermediari non autorizzati (i cosiddetti “flipper”) di auto a marchio Lamborghini.
Nel mondo dell’alta velocità e dell’esclusività, non è insolito che le case automobilistiche prestigiose come Lamborghini affrontino situazioni impreviste. Tuttavia, recentemente la casa di Sant’Agata Bolognese si è trovata al centro di una controversia peculiare, che ha sollevato non poche perplessità nella comunità automobilistica e non solo.
Lamborghini ha mosso delle accuse gravi nei confronti di Gold Coast Exotics of Illinois, un concessionario situato negli Stati Uniti, sostenendo che quest’ultimo abbia partecipato e, in qualche modo, alimentato un mercato parallelo altamente lucrativo basato sulla rivendita dei suoi prestigiosi modelli a prezzi maggiorati, pratica comunemente nota come “flipping.”
Flipping: di cosa si tratta
Lamborghini sostiene di avere individuato un pattern irregolare di vendite operato da Gold Coast Exotics, attraverso il quale l’azienda avrebbe trasferito veicoli molto richiesti a cosiddetti “flipper.” Questi ultimi sono individui o entità che acquistano beni prestigiosi o limitati allo scopo di rivenderli a un prezzo significativamente superiore. Questa pratica, non estranea al settore automotive, secondo Lamborghini, non solo è stata deliberatamente coordinata dal concessionario ma ha anche portato a profitti illeciti.
Accuse specifiche e casi emblematici
Tra i casi, portati alla luce dall’autorevole settimanale di settore AutoNews spicca la vendita di un modello Urus Mansory, rivolto inizialmente a un ex atleta professionista, che invece è stato acquistato da un rivenditore di veicoli di lusso già noto alle cronache giudiziarie per frode. Un altro episodio riguarda una Lamborghini Huracàn, destinata originariamente a una clinica del Minnesota, che è stata invece venduta a un personaggio con precedenti penali, gestore di un’attività di noleggio e vendita di veicoli di lusso a Miami. Questi episodi, secondo Lamborghini, evidenziano un modus operandi finalizzato al profitto illecito tramite la vendita prioritaria ai flipper, a discapito di clienti legittimi.
La difesa del concessionario
Di fronte a queste accuse, Gold Coast Exotics e il proprio legale rappresentante, Ira Levin, hanno respinto ogni addebito, sostenendo la legittimità delle proprie operazioni commerciali. La questione, perciò, sembra destinata a trovare una risoluzione nelle aule di un tribunale, dove verrà valutata la sussistenza o meno delle irregolarità denunciate da Lamborghini. La casa automobilistica afferma che tali pratiche si protraggono dal 2019 e che il concessionario avrebbe ricevuto oltre 4 milioni di dollari in bonus legati ai volumi di vendita.
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