Sport
F1, Liberty Media indagata per aver respinto la richiesta di Andretti
Liberty Media sotto inchiesta per il rifiuto della richiesta di Andretti Global di entrare in F1. Indagine del Dipartimento di Giustizia USA.
Liberty Media, proprietaria di Formula One Group, si trova al centro di un’indagine condotta dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Questa inchiesta è scaturita dalla decisione di Liberty Media di respingere la richiesta di Andretti Global di entrare nel campionato di Formula 1 come undicesimo team in griglia. Questo sviluppo ha suscitato numerose polemiche e sollevato domande riguardo alla trasparenza e alle motivazioni dietro il rifiuto. Il ceo di Liberty Media Greg Maffei nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri, ha dichiarato: “È nostra intenzione collaborare pienamente con l’indagine e rispondere a ogni richiesta di informazioni”.
Le motivazioni del rifiuto di Andretti Global
Il rifiuto della richiesta di Andretti Global, supportata dalla collaborazione con General Motors e dal potenziale utilizzo di motori Cadillac, è avvenuto lo scorso gennaio. Liberty Media ha giustificato la sua decisione affermando che il team Andretti non avrebbe garantito un livello di competitività sufficiente per partecipare al campionato. Inoltre, è stato sottolineato che il nome Andretti, sebbene prestigioso, non avrebbe portato un valore aggiunto significativo alla Formula 1. Un altro fattore determinante è stato il dubbio sulla capacità del team di portare una vettura competitiva sulla griglia entro il 2026, considerata una sfida difficile da superare.
Le reazioni e le accuse di pressione
La decisione di respingere la richiesta di Andretti Global ha sollevato reazioni forti, soprattutto da parte dello stesso Andretti, che ha espresso il proprio disappunto per il linguaggio utilizzato dalla dirigenza della Formula 1. La vicenda ha attirato l’attenzione anche di sei senatori degli Stati Uniti, i quali hanno chiesto al Dipartimento di Giustizia di indagare sul caso, insinuando che la decisione di Liberty Media potesse essere stata influenzata da pressioni esercitate da alcuni team o altri soggetti interessati all’interno del mondo della Formula 1. Questa situazione potrebbe configurare una violazione delle leggi antitrust, motivo per cui è stato avviato un approfondimento da parte delle autorità statunitensi.
Le mosse di Andretti Global
Nonostante l’incertezza sul futuro del progetto, Andretti Global non ha mostrato segni di volersi fermare. Mentre l’indagine del Dipartimento di Giustizia continua, il team prosegue il lavoro sulla progettazione della monoposto e sta potenziando il suo staff. Attualmente, il personale è operativo nel nuovo quartier generale di Andretti Cadillac a Silverstone, nel Regno Unito, dimostrando la determinazione del team a prepararsi per una possibile entrata in Formula 1, qualora la situazione si evolvesse favorevolmente.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM