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Acquisto auto elettriche: nessun aiuto dalla Legge di Bilancio 2022
La Legge di Bilancio 2022 non ha previsto nessuna forma di incentivo per l’acquisto di auto elettriche: vani gli appelli lanciati.
La transizione ecologia può anche aspettare, almeno dal punto di vista della politica italiana. Negli scorsi giorni, anche con incursioni dell’ultima ora, i rappresentanti dei vari partiti hanno previsto il versamento di fiumi di denaro sulle iniziative più disparate. Ma nessun finanziamento per quanto riguarda i mezzi di trasporto, da rendere meno impattanti sull’ecosistema, come, del resto, ha confermato la Cop26, l’evento a tema organizzato lo scorso novembre in Scozia. In una notte di votazioni, il Senato è stato chiamato ad approvare in blocco il maxi-emendamento presentato dal Governo Draghi senza nessuna forma di incentivo attinente all’acquisto di auto elettriche.
Pertanto, non si è rilevata la necessità di trovare spazio per accogliere i due emendamenti tuttora pendenti. Secondo le proposte avanzate all’esecutivo, era nei piani una ulteriore iniezione di fondi, da ripartire in tre fasce, sulla base delle emissioni (e con obbligo di rottamazione per la fascia più elevata). Insomma, si trattava di applicare il solito schema. Oltre a questo, si era vagliato un contributo economico a favore dell’acquisto di veicoli usati Euro 6, purché con obbligo di rottamazione.
Appello ignorato
Il messaggio, lanciato all’unisono dalle associazioni del settore (Anfia, Unrae e pure Motus-E, promotore della mobilità a zero emissioni per conto dei giganti del business), non ha trovato il benché minimo ascolto. A quanto pare, la classe politica rimane convinta che l’onere della transizione energetica debba gravare completamente sui cittadini.
Il provvedimento adottato in Senato, infatti, sarà deliberato alla Camera senza nessuna sorta di modifica. Ciò poiché non c’è tempo per introdurre ulteriori variazioni, sicché la nuova Legge di Bilancio sarà obbligatoriamente da pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale entro la fine del 2021. Di conseguenza, se l’intenzione è di promuovere una strategia che favorisca una mobilità più virtuosa sotto il piano ecologico, al Governo toccherà varare un provvedimento specifico a partire da gennaio, trovandone la copertura finanziaria.
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