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Il futuro del mercato dell’auto è a rischio: cosa sta succedendo nel 2024
Crescita e sfide nel mercato auto italiano: l’importanza degli incentivi nel 2024.
Il mercato dell’auto 2024 in Italia ha recentemente mostrato segni di vitalità, registrando un’importante crescita delle immatricolazioni a febbraio.
Tuttavia, la tensione rimane alta a causa dei ritardi nell’attuazione del decreto sugli incentivi per il 2024, destinati a sostenere l’acquisto di veicoli a bassa emissione. Questa situazione ha generato apprensione tra le associazioni e gli osservatori del settore, che urgono il governo ad accelerare l’adozione delle nuove misure agevolative.
La paralisi del mercato dell’auto nel 2024: in attesa degli incentivi
Il settore automobilistico si trova ad affrontare un momento di stallo, soprattutto per quanto riguarda i veicoli elettrici e plug-in. Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, evidenzia come i ritardi causano: “Inevitabili ricadute sui flussi delle vendite e delle immatricolazioni. È necessario colmare al più presto questo gap poiché il mercato, soprattutto sul fronte elettrico e plug-in, è entrato in una fase di profondo stallo“.
Anche Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, sottolinea l’impatto dell’attesa sulle decisioni di acquisto, anticipando un periodo di incertezza fino all’effettiva entrata in vigore dei nuovi incentivi.
Fattori di crescita e le prospettive future
Nonostante le sfide, il mercato automobilistico italiano ha beneficiato di diversi fattori positivi. Il Centro Studi Promotor attribuisce l’incremento delle vendite a febbraio anche al giorno lavorativo in più e agli incentivi attivi per le auto con emissioni di CO2 moderate, che hanno rapidamente esaurito i fondi disponibili.
Inoltre, l’aumento delle immatricolazioni di veicoli destinati al mercato delle chilometro zero, comprese le auto elettriche, contribuisce a mantenere dinamico il settore.
L’attenzione si concentra ora sulla necessità di rendere operativi i nuovi incentivi per il 2024, al fine di sostenere ulteriormente il mercato e incentivare l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale.
Le associazioni di categoria e gli osservatori del settore sottolineano l’urgenza di superare l’attuale fase di incertezza, per evitare un impatto negativo sulle vendite nei mesi a venire.
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