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Guida autonoma, incidente: ecco chi paga in questo caso
Ecco come la legge nel Regno Unito rende le case automobilistiche responsabili negli incidenti con la guida autonoma.
Il mondo dell’auto a guida autonoma è in costante evoluzione, ma rimangono domande importanti sulla responsabilità in caso di incidenti. Nel Regno Unito, una nuova legge sta per fornire risposte chiare. Durante il suo primo discorso in veste di Re, Carlo III ha annunciato che il Governo britannico introdurrà una legislazione che stabilisce che le Case automobilistiche, non i guidatori, saranno legalmente responsabili per eventuali incidenti.
Il cambio di focus: case auto al banco degli imputati
Con questa nuova legge, il governo britannico cambierà il focus della responsabilità dagli automobilisti alle Case automobilistiche. In caso di incidenti, saranno i rappresentanti dei costruttori a essere chiamati a rispondere, e nei casi più gravi, potrebbero anche affrontare procedimenti penali. La legislazione definirà in modo chiaro i confini tra ciò che è considerato guida autonoma e ciò che non lo è.
Il disegno di legge non si limita solo a trasferire la responsabilità. Vieterà anche operazioni di pubblicità ingannevole: solo i veicoli che soddisfano determinati standard di sicurezza potranno essere commercializzati come “a guida autonoma”. Questo porta l’attenzione sul problema della definizione di questo tipo di guida, con la possibilità che le linee guida della SAE vengano adottate, definendo “guida autonoma” dai Livelli 3 al Livello 5.
Auto guida autonoma: reazioni positive all’iniziativa
La proposta di legge del Governo britannico ha ricevuto un ampio consenso, con molte parti interessate che vedono il cambiamento come positivo. Le compagnie assicurative, rappresentate da Tara Foley di AXA, ritengono che questa legge porterà vantaggi economici e migliorerà la sicurezza stradale. Anche i costruttori e le startup coinvolte nell’industria delle auto accolgono favorevolmente il disegno di legge, poiché definisce in modo chiaro la responsabilità legale, contribuendo così all’accettazione di questi veicoli da parte del pubblico e fornendo orientamenti agli assicuratori.
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