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Biofuel, l’Europarlamento da il via libera ai “carburanti CO2 neutri”
Un bel passo avanti da parte dell’Unione Europea che approva la definizione di “carburanti CO2 neutri”.
L’Unione Europea compie un passo decisivo nell’autorizzazione dei biocarburanti, includendoli nella lista dei carburanti a “emissioni zero di carbonio”, precedentemente occupata – non ufficialmente – solo dagli e-fuel. Massimiliano Salini, europarlamentare di Forza Italia-Ppe, ha comunicato la votazione svolta all’interno della Commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia (Itre) del Parlamento europeo, affermando: “Oggi abbiamo stabilito un riferimento legale molto rilevante e particolarmente vantaggioso, che può proteggere il motore a combustione interna. Abbiamo ottenuto l’approvazione della prima descrizione europea di ‘carburanti a impatto zero di CO2’, che incorpora anche i biocarburanti richiesti dall’Italia, insieme agli e-fuel proposti dalla Germania”.
Per la prima volta, un’entitĂ dell’Unione Europea, dando il suo consenso a “un parere” inserito anche nel documento per l’Euro 7 nella commissione Ambiente (che sarĂ votato a settembre), inserisce una specifica menzione ai biocarburanti nel contesto della definizione piĂą ampia di carburanti a impatto zero di CO2. Questa definizione dovrĂ necessariamente essere considerata dagli altri organi dell’UE, a partire dalla Commissione europea, specialmente nelle discussioni su alcuni temi cruciali legati al futuro dell’automobile: Euro 7 e l’arresto delle vendite di nuove auto a benzina e diesel nel 2035.
La Commissione Itre ha precisato che con “carburanti a impatto zero di CO2” si intendono “combustibili rinnovabili e/o sintetici come definiti dalla Direttiva 2018/2001, che includono biocarburanti, biogas, combustibile da biomassa, carburante rinnovabile liquido e gassoso per trasporto di origine non biologica (RFNBO) o un carburante a base di carbonio riciclato (RCF)”. Sono sostanze per le quali “le emissioni possono essere considerate nulle”, dato che l’anidride carbonica “incorporata nella composizione chimica del combustibile è di origine biogenica”, o è stata evitata la sua liberazione nell’atmosfera.
Secondo Salini, che ha curato l’opinione, “la nuova denominazione di ‘CO2 Neutral Fuel’ riporta la neutralitĂ tecnologica e infrange l’idolo ideologico della transizione forzata all’auto elettrica imposta dal vicepresidente socialista Frans Timmermans. Permette l’immatricolazione su larga scala dei motori a combustione alimentati a carburanti rinnovabili o sintetici anche dopo il 2035, conserva la nostra industria automobilistica e migliaia di posti di lavoro. Questo è un precedente in grado di influenzare l’intero processo legislativo. La definizione rappresenta una novitĂ nella legislazione europea e la Commissione non può ignorarla quando dovrĂ redigere i famosi atti delegati (il ‘Considerando 11’) annunciati sui nuovi standard di CO2 per le auto”.
Salini sottolinea inoltre che “la votazione di oggi su Euro 7 rimedierĂ al disordine legislativo della proposta inaccettabile della Commissione, che avrebbe imposto obiettivi insostenibili ai produttori di auto per un minimo vantaggio ambientale. Il testo approvato in Itre propone di posticipare l’entrata in vigore dell’Euro 7 di cinque anni, lo allinea agli standard Onu sui pneumatici, mantiene le condizioni di test Euro 6 per i veicoli pesanti e esclude condizioni irrealistiche per quelli leggeri. Infine, modifica i limiti delle emissioni per i furgoni”.
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