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Euro 7: governo tedesco spaccato a metà
Il governo tedesco è spaccato a metà anche sullo standard di omologazione delle emissioni Euro 7: al solito, la disputa riguarda Fdp e Verdi.
Sul futuro della mobilità persiste la spaccatura nel governo tedesco. Dopo essersi scontrati circa lo stop delle vetture endotermiche nel 2035, sempre l’Fdp e i Verdi esprimono pareri agli antipodi relativamente allo standard di omologazione delle emissioni Euro 7. A tal proposito, negli scorsi giorni è uscito un nuovo interessante studio, sugli effetti derivanti. Sebbene in tanti critichino la normativa proposta dalla Commissione Europea, le emissioni di anidride carbonica diminuirebbe in misura drastica.
Qualche giorno fa il ministro dei Trasporti, Volker Wissing (Fdp), ha bocciato apertamente l’Euro 7, definendolo “un regolamento che rallenta la protezione del clima e rende la mobilità più costosa. Se l’industria automobilistica è costretta a investire somme considerevoli nei motori a combustione, non ci sono soldi per la mobilità elettrica e altre offerte di mobilità a impatto climatico zero. Ecco perché molti ministri dei trasporti in Europa ritengono che questo regolamento sia un errore fatale. Anche io lo penso”. Il rimando è alla lettera all’organo comunitario da 8 Paesi membri dell’Ue, tra cui l’Italia.
“Non ha senso costringere i produttori a investire in motori a combustione fossile quando in realtà vogliamo eliminare gradualmente i combustibili fossili”, ha concluso Wissing. Nel frattempo, il ministro dei Trasporti, Steffi Lemke (Verdi) esercita pressioni affinché le direttive entrino in vigore entro un anno.
Lo scetticismo dei player della filiera
Forti dubbi riguardo al protocollo Euro 7 ne hanno espressi pure gli stessi player della filiera. Il numero uno della filiale europea della Toyota, Matt Harrison ha dichiarato all’Automotive News Europe Congress: “Non credo che la nuova normativa porti dei vantaggi”. Per l’alto rappresentante della Casa occorre “un po’ di pragmatismo“ e, dunque, delle modifiche dirette a stabilire “qualcosa di più realistico”.
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