News
Lutto in casa Fiat
Una figura emblematica del settore automobilistico italiano e della Fiat ci lascia, ripercorriamo insieme la sua straordinaria carriera.
Paolo Annibaldi, tra i manager di spicco del gruppo Fiat durante l’epoca di Cesare Romiti, ci ha lasciati a Torino all’età di 85 anni. Originario di Jesi, in Marche, Annibaldi ha trascorso oltre quattro decenni di carriera dedicata all’azienda torinese, dove ha iniziato a lavorare nel 1967.
Personaggio di rilievo, si è distinto principalmente per le sue competenze nelle relazioni esterne e industriali. Nel 1997, ha assunto la direzione delle comunicazioni del gruppo Fiat, un incarico di grande importanza che ha affiancato al ruolo di vicepresidente di Assolombarda e dell’Unione industriali di Torino.
Annibaldi ha avuto un ruolo fondamentale anche in Confindustria, dove ha diretto i rapporti sindacali negli anni ’70. Successivamente, è stato nominato direttore generale dell’associazione, ruolo che ha ricoperto dal 1984 al 1991.
Un eroe silenzioso dell’industria automobilistica
La sua esperienza lo ha portato a diventare presidente di Fiat Iberica, continuando a lasciare un’impronta indelebile nella storia dell’automobile. Tuttavia, nel 2004, Annibaldi ha scelto di intraprendere una nuova sfida, lasciando il mondo dell’auto per assumere il ruolo di commissario dell’Autorità portuale di Ancona, dove ha terminato la sua prestigiosa carriera manageriale.
Con la scomparsa di Paolo Annibaldi, il settore automobilistico italiano perde una figura di grande caratura, un vero pilastro dell’industria, che ha contribuito in modo significativo a definire l’identità del settore a livello nazionale e internazionale. Il suo nome resterà scolpito nella storia dell’automobile, in ricordo di un uomo che ha dedicato la sua vita alla crescita dell’industria italiana.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM