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Addio Superbollo? L’Italia sulla via dell’abolizione
L’annuncio del Ministro dei Trasporti: in arrivo un emendamento per liberarsi della tassa su auto di grossa cilindrata ossia il Superbollo.
In una recente dichiarazione su Twitter, Matteo Salvini, Ministro dei Trasporti, ha confermato l’intenzione del governo di abolire il superbollo, l’odiata tassa sulle auto di alta potenza. A quanto pare, un emendamento appositamente concepito sta per essere presentato, frutto dell’accordo condiviso all’interno della maggioranza.
Il superbollo, introdotto nel 2012, è una tassa supplementare applicata alle auto con una potenza superiore ai 185 kW (252 CV). Essa comporta un pagamento aggiuntivo di 20 euro per ogni kW oltre il limite stabilito, con alcune riduzioni progressive correlate all’età del veicolo. Dopo cinque anni, infatti, si paga solo il 60% dell’imposta, che scende al 30% dopo dieci anni e al 15% dopo quindici. Inoltre, una volta che il veicolo ha raggiunto i venti anni, il superbollo non è più dovuto.
La corsa verso l’abolizione
Da tempo si discute della possibilità di abolire questa tassa, in gran parte perché, contrariamente alle aspettative iniziali, l’imposta non ha generato entrate significative. Piuttosto, ha avuto l’effetto collaterale di penalizzare le vendite di auto di fascia alta, portando a una riduzione dei ricavi fiscali derivanti dall’IVA e da altre imposte connesse all’acquisto di nuovi veicoli. Un effetto simile si è verificato quando una tassa analoga fu introdotta per i superyacht, che fu infine abolita nel 2016 a causa delle conseguenze negative.
Ora, il governo sembra essere pronto a passare all’azione. Le recenti dichiarazioni indicano che l’abolizione del superbollo farà parte di un provvedimento più ampio volto a eliminare una serie di micro tasse, che fino ad ora hanno prodotto un gettito fiscale non superiore a 250 milioni di euro l’anno. È un passo importante verso un sistema fiscale più semplice ed equo, sottolineando l’impegno del governo nel rispettare la sua promessa di ridurre le tasse per i cittadini.
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