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Volvo: taglio di 1.300 lavoratori in Svezia
Volvo comunica che dirà addio a 1.300 lavoratori nel corso dei prossimi mesi in Svezia, ottimizzando l’efficienza complessiva.
Per “accelerare ulteriormente la sua trasformazione” in un’azienda totalmente votata alla produzione di auto elettriche, Volvo ha reso noto alle associazioni sindacali e alle istituzioni politiche locali il taglio di 1.300 posti di lavoro in Svezia, corrispondente a circa il 6 per cento della manodopera impiegata nel Paese scandinavo. La politica adottata – riferisce il Costruttore – rientra in un più ampio pacchetto di manovre volte alla “ottimizzazione” e all’“efficientamento” delle attività. Ciò consentirà di realizzare “una struttura dei costi più efficiente e sostenibile per il futuro”.
Meno “colletti bianchi”
Lo sfoltimento del personale non andrà a coinvolgere gli addetti alle attività produttive, bensì i cosiddetti “colletti bianchi”, di cui 1.100 della Volvo Personvagnar AB, la sede principale, e i restanti 200 altrove, da identificare in seconda istanza. Inoltre, verranno ridotte le uscite, perseguita un’efficienza superiore all’estero e si ricorrerò meno ai servizi di consulenza di terzi. “La natura esatta e il numero specifico dei tagli alla forza lavoro saranno determinati nei prossimi mesi, una volta definito l’assetto strutturale ottimale e completato un esame di tutte le entità”, sottolineano i portavoce.
“Le iniziative sui costi che abbiamo avviato lo scorso anno hanno iniziato a produrre risultati in alcune aree chiave, come le spese per i materiali. Tuttavia, è chiaro che dobbiamo fare di più – ha dichiarato l’amministratore delegato di Volvo, Jim Rowan -. Le difficoltà economiche, l’aumento dei prezzi delle materie prime e l’intensificazione della concorrenza rimarranno, probabilmente per diverso tempo, una sfida per il nostro settore”. Il top manager ha spiegato la necessità di apportare dei cambiamenti, alla luce delle novità che hanno investito l’industria delle quattro ruote “per quanto riguarda l’elettrificazione, il software e le tecnologie computazionali chiave, nonché il coinvolgimento diretto dei clienti”.
“Continueremo a investire nelle competenze, nelle tecnologie e negli strumenti necessari per contribuire a creare una mobilità sicura e sostenibile per i nostri clienti – ha aggiunto il ceo -. L’implementazione di cambiamenti strutturali e l’aumento dell’efficienza in tutta l’azienda ci consentono di farlo”.
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