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Parigi vota contro: monopattini elettrici addio
La capitale francese si è espressa, i cittadini della Ville Lumière votano “pour ou contre” sull’utilizzo pubblico delle due ruote.
Stop ai monopattini elettrici a flusso libero a Parigi. La sindaca Anne Hidalgo ha organizzato un referendum consultivo in cui i parigini hanno votato per il no sull’utilizzo pubblico delle due ruote. Contro l’utilizzo pubblico ha votato ben l’89%, ma solo meno dell’8% degli aventi diritto di voto si è recato ai seggi. Hidalgo ha annunciato che il servizio terminerà il prossimo 1 settembre, e Parigi sarà l’unica capitale europea a vietare i monopattini elettrici.
Attualmente, ci sono 15.000 mezzi gestiti da tre società (Lime, Dott e Tier) in forza di un contratto da 907.000 euro complessivi in scadenza il 31 agosto. La consultazione è stata motivata dal fatto che il sistema del flusso libero “non è ecologico” e perché i dipendenti delle società di monopattini operanti in città “non sono correttamente protetti”. Dopo aver risolto il problema dell’abbandono dei mezzi sui marciapiedi o fuori dai parcheggi riservati grazie a multe a tappeto a operatori e clienti, l’altro tema caldo era la scarsa sicurezza delle mini due ruote, coinvolte in incidenti anche gravi. La prefettura ha segnalato che solo nel 2022 ci sono stati 408 incidenti, il 28% in più rispetto al 2021.
La sindaca dovrà scegliere a giugno a quali operatori di scooter elettrici a flusso libero sarà concessa o rinnovata una licenza di cinque anni a partire dall’1 settembre e per un massimo di 2.500 mezzi ciascuno. Attualmente, ci sono quattro operatori (Cityscoop, Yego, Cooltra e Troopy) con un business in aumento, ma si sarebbero candidati almeno una decina di società.
Hidalgo ha inoltre intenzione di creare una zona a traffico limitato per le Olimpiadi del 2024, un “hypercentre” dove le auto non potranno più circolare se non per un determinato motivo, con il rischio di aumentare i blocchi da traffico fino alle periferie.
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