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BMW XM: come si presenta l’arrembante suv
A decenni di distanza dall’ultima volta, con lo sport utility BMW XM il reparto sportiva dell’Elica torna a progettare un auto in autonomia.
Quando si mettono in testa una cosa, i tecnici del reparto M rifiutano mezze misure. Espressione dell’eccellenza su strada targata BMW, la compagine ha spesso estratto il jolly dal mazzo nel corso del suo lungo operato. Il progetto della BMW XM è stata a lei affidata per intero, un evento di portata storica.
Difatti, nel corso dei decenni di onorata attività era capitato solo in un’altra circostanza, con la M1 del 1978, tuttora ricordata con grande affetto dagli appassionati. In barba a chi confidava di imbattersi in una “sport” dura e pura, qui viene aggiunta la componente “utility”. Si tratta, infatti, di un suv, dalle imponenti dimensioni (511 cm per 2.710 kg) e con powertrain ibrido plug-in, altro inedito assoluto per l’equipe.
Con lo stesso coraggio ha operato il centro stile. L’appariscente corpo vettura coniuga al frontale virilità e armonia, il profilo rende omaggio alla linea di cintura della M1 del 1978 e in memoria dell’antenata è assente l’emblema dell’elica al centro del portellone nel “lato B”.
Gli interni opulenti fanno a pugni con il cattivissimo motore
Meno coraggioso nelle idee proposte è l’interno, piĂą in linea con il DNA dell’alta gamma del Costruttore bavarese. Gli occupanti posteriori hanno di che dirsi comodi, grazie al passo da 310 cm. E poi dettagli quali i cuscini in pelle dall’effetto “vintage” aggiungono personalitĂ .
Il lusso degno di una “limo” fa a pugni con la cattiveria del motore, l’otto cilindri biturbo da 4.4 litri. Ai cavalli sviluppati dal V8, ben 489, se ne aggiungono i 197 dell’unità elettrica, per un totale di 653 CV e 800 Nm di coppia motrice massima. La conseguenza è uno scatto bruciante: da 0 a 100 km/h passa in 4,3 secondi.
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