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Manutenzione auto, aumentano i costi : oltre 4.200 euro all’anno
La manutenzione dell’auto registra un sensibile incremento nei costi, sia per gli interventi di riparazione sia di tasse e polizza Rc Auto
La spesa media per la manutenzione auto riporta un incremento del 4,8 per cento rispetto a dieci anni fa, passando da 4.025 a 4.219 euro. I numeri provengono da Federcarrozzeri, autore di un approfondito studio. A incidere è, sopra ogni altro elemento, il deciso caro carburanti. Considerate le tariffe attuali e previsti 2,5 pieni al mese a veicolo, costeranno circa 2.784 euro annui, per un più 6,2 per cento in rapporto al 2013, quando la media era stata di 2.622 euro.
Per la manutenzione auto ordinaria e straordinaria si passa dai 337 ai 448,5 euro (più 33 per cento), mentre pneumatici e lubrificanti comportano un esborso di 275 euro (più 21,2 per cento). I decisi ritocchi verso l’alto dipendono dalla sfavorevole congiuntura economica. Le difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime e il caro energia hanno avuto delle ripercussioni sull’attività degli operatori di settore. Che non hanno, così, avuto altra scelta se non quella di applicare dei rincari.
D’altro canto, salgono pure le tasse nel comparto, che dai 228 euro di un decennio fa ammontano ora a 240 euro. Inoltre, sarebbero sul punto di esplodere pure i prezzi delle polizze Rc Auto. A seguito di una riduzione generale, l’importo da porre in preventivo sarebbe superiore di circa il 6 per cento in confronto al 2022. In conseguenza di ciò, Federcarrozzeri esorta il Governo Meloni a “intervenire sull’abuso di posizione dominante delle compagnie di assicurazioni che limitano la concorrenza e danneggiano i consumatori, obbligando i propri assicurati ad eseguire le riparazioni in caso di sinistri presso officine indicate dalle stesse imprese assicuratrici. Una palese violazione di tutte le normative nazionali e comunitarie che non solo danneggia la concorrenza, ma porta ad interventi di riparazione sempre più superficiali e a basso costo, con pericolose ripercussioni anche sul fronte della sicurezza stradale”.
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