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Auto elettriche gennaio: la crescita rallenta nel mercato europeo
Nel mercato europeo le auto elettriche hanno perso slancio durante il mese di gennaio. Il calo che ancora una volta coinvolge l’Italia.
Le auto elettriche rallentano a gennaio, come riferisce l’Acea nel nuovo report, che d’ora in avanti si soffermerà sulle singole alimentazioni, anziché occuparsene a cadenza trimestrale. In totale, tra Paesi Ue, Efta e Regno Unito, si sono immatricolate 93.551 bev a gennaio, con un tasso di crescita del 13,9 per cento, nettamente inferiore in confronto all’intero 2022, concluso con un più 29,3 per cento. Inoltre, rispetto allo scorso anno, il tasso di penetrazione è peggiorato di quasi 4 punti percentuali, pari al 10,3 per cento.
I numeri raccolti confermano le dichiarazioni rilasciate nel recente passato da alcuni noti esponenti della filiera. Stando alle ricostruzioni di Acea, ciò sarebbe dipeso dal taglio agli incentivi disposto da quei Paesi dove le auto elettriche avevano conosciuto un grosso sviluppo. Dalla Germania alla Norvegia si rileva una decrescita delle registrazioni. Probabilmente chi aveva intenzione di comprare una vettura a batteria vi ha già provveduto. Se fosse davvero così, quello attuale sarebbe un periodo di saturazione.
Gli ecobonus accordati dal Governo italiano, gli stessi sanciti dal precedente, risultano poco appetibili. Il meno 8,7 per cento sono poco incoraggianti perché attesta un problema alla radice. Ergo, per dare slancio al comparto delle bev sembra necessario correggere le misure fissate dall’esecutivo.
Le eccezioni positive
A dispetto della flessione generale, vi sono alcune eccezioni, anche tra i major markets: la Francia chiude con un più 43,2 per cento, il Regno Unito con un più 19,8 per cento e la Spagna con un più 72,3 per cento. L’impennata nella penisola iberica va comunque attribuita pure ai bassi valori iniziali. Difatti, malgrado gli evidenti passi in avanti, il market share rimane tuttora basso, corrispondente al 4,8 per cento.
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