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Audi Activesphere: il crossover coupé 4×4 del futuro
L’Audi presenta la Activesphere, ultimo concept delle “sphere”, un suv-coupé che si trasforma in pick-up dall’abitacolo futuristico.
Il quadro è completo. Dopo la Grandsphere, la Skysphere e la Urbansphere, l’Audi presenta la Activesphere, l’ultimo dei quattro concept preannunciati dalla Casa di Ingolstadt. Un suv-coupé lungo quasi cinque metri per 2,07 di larghezza, in grado di trasformarsi, all’occorrenza, in un pick-up. Qualunque sentiero affronti, che sia asfalto o sterrato, promette di essere all’altezza. Se la parte superiore è contraddistinta da superfici lisci e pulite, quella inferiore possiede una chiara vocazione off-road, con generosi angolo d’attacco, una luce a terra di 21 cm e tanto altro.
Senza nulla voler togliere agli esterni, il vero punto di forza dell’Audi Activesphere è da ricercarsi nell’abitacolo. Lì dove non ci sono interfacce visibili e i comandi fisici sono ridotti al minimo. “In Audi”, afferma il numero uno del design, Marc Lichte, “ci siamo chiesti: cosa c’è oltre il display?”. La risposta va ricercata in un paio di occhiali per la realtà aumentata che consentono di gestire le funzioni disponibili sotto forma di ologramma.
Il conducente è “completamente libero: puoi scegliere di avere il pannello di controllo ovunque tu voglia”, spiega Lichte. Che poi sottolinea: “Questi occhiali saranno l’Hmi (Human machine interface, ndr) del futuro. Non domani, ma fra più di cinque o sei anni”.
Ipotesi fuoristrada
Ideata presso il Centro Stile di Malibù, l’Audi Activesphere poggia sulla piattaforma Ppe, sviluppata in collaborazione con Porsche, che debutterà su un modello di serie con la Q6 e-tron. Il prototipo eroga una potenza di 325 kW e 750 Nm di coppia motrice, trazione integrale e un’autonomia superiore ai 600 km.
In futuro la gamma del produttore tedesco potrebbe accogliere un fuoristrada: “c’è sempre un motivo per cui facciamo show-car come queste”, spiega Lichte. “Nel segmento premium – prosegue il designer – con queste caratteristiche ci sono solo la Land Rover Defender e la Mercedes-Benz Classe G. Come mai?”. Quindi, Lichte aggiunge: “L’Audi ha una lunga storia legata alla trazione integrale. Un mezzo del genere sarebbe perfettamente coerente con il marchio”.
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