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Porsche Vision 357: l’auto del futuro che guarda alle origini
La Porsche ha svelato la concept car Vision 357, un esperimento avveniristico che rende tributo alla prima storica auto della Casa tedesca.
La storia della Porsche pullula di mitici esemplari, il cui valore ha spesso rasentato la perfezione. Una data cara agli appassionati del marchio è quella dell’8 giugno 1948, quando venne tirato su il velo alla 356 Roadster, il primo esemplare dell’azienda di Zuffenhausen. Ora, per festeggiare il 75° anniversario, il gigante tedesco propone la showcar Porsche Vision 357, che ne omaggio lo stile e la meccanica.
Non sarà immessa in vendita, in compenso, sarà esposta al Drive Forum di Berlino in programma dal 27 gennaio fino a metà febbraio. Successivamente, sarà sfoggiata in vari appuntamenti internazionali in programma quest’anno.
Sarà mostrata al Drive Forum di Berlino
Gli ingegneri hanno avuto campo libero, non dovendo sottostare alle stringenti normative di omologazione stradale. Dunque, il centro stile si è lasciato guidare dall’estro per lasciare a bocca aperta, richiamando la leggendaria 356, attraverso linee morbide, un passo corto e un abitacolo compatto.
Rimanda sempre ai fasti dell’epoca il parabrezza, mentre la coda raccolta ha una griglia realizzata appositamente, nel cui interno alloggia la terza luce di stop. I fari circolari sono celati dalla carrozzeria e, in linea con l’attuale portafoglio prodotti, vengono ripartiti in quattro elementi separati. La tinta carrozzeria punta, invece, sul contrasto cromatico tra l’Ice Grey Metallic e il Grivola Grey Metallic, due delle colorazioni maggiormente in voga negli anni Cinquanta.
I fan di lungo corso apprezzeranno poi la scelta di montare un motore a combustione interna, nello specifico lo stesso sei cilindri boxer da 4.0 litri adottato sulla Cayman GT4 RS, capace di sprigionare 500 CV, convertito per l’eventuale ricorso ai carburanti sintetici.
La Porsche conferma, al contempo, di rispettare l’ambiente. Analogamente alla Mission R presentata nel 2021, per i pannelli si è, infatti, ricorso alle fibre naturali, anche quelle ottenute dal lino. Al fine di esaltare il lato aerodinamico, gli specchietti lasciano posto alle telecamere, mentre i cerchi da 20 pollici sfruttano la leggerezza di magnesio e carbonio.
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