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Tesla, Germania: boom ordini dopo taglio prezzi, ma mancano auto
La decisione di tagliare i prezzi di alcuni modelli Tesla sta producendo degli effetti positivi in Germania, ma mancano le vetture.
Il recente taglio dei prezzi sancito dalla Tesla sui propri modelli sta già avendo degli effetti positivi in termini di volumi di vendita. È sufficiente prendere in analisi le stime di consegna per appurarlo: la Model Y di base (“scontata” del 17 per cento), data dapprima in arrivo ai clienti nel mese di gennaio, è ora prevista tra febbraio e marzo. Per quanto riguarda, invece, le versioni Long Range e Performance, che hanno subito una “sforbiciata” in listino del 4 e dell’1 per cento, non sono previsti ritardi rispetto al primo trimestre, precedentemente decretato.
L’agenzia di stampa Reuters ha strappato alcune dichiarazioni al ministro dell’Economia del Land del Brandeburgo, Jörg Steinbach. Il politico tedesco ha esortato l’azienda, fondata e diretta da Elon Musk, a velocizzare i lavori presso lo stabilimento di Grunheide. Un’accelerata sarebbe essenziale nella fabbrica alle porte di Berlino per provare a soddisfare il più possibile i tempi di attesa definiti in precedenza.
I contrasti coi sindacati
Sebbene il mercato non sia rimasto impassibile alla decisione della Tesla di abbassare i listini di certi suoi modelli, qualche problema permane sul fronte dei dipendenti. La manodopera lamenta, infatti, turni massacranti e continui straordinari, dettati dalla ristretta forza lavoro alle dipendenze del Costruttore.
Le condizioni sarebbero inaccettabili ad avviso dei sindacati, anche perché lo stipendio risulta inferiore rispetto alla media dell’industria automobilistica tedesca. E la disorganizzazione interna percepita rafforza le proteste delle associazioni di categoria.
Delle questioni che si trascinano ormai da diverso tempo, senza aver mai portato a una risoluzione in grado di accontentare entrambe le parti. Tuttavia, la campagna di rafforzamento del personale sta proseguendo a ritmi piuttosto veloci, con 200-300 nuovi assunti a settimana, per un totale complessivo di 9 mila addetti attuali.
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