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Carburanti, decreto Governo: bonus benzina e prezzi trasparenti
Al termine di una intensa giornata, il Consiglio dei ministri ha stabilito ieri un decreto legge per contrastare il caro carburanti.
“Un decreto legge che introduce disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del Garante prezzi”. Così recita la nota redatta dal Consiglio dei ministri, dopo la riunione di ieri sera. Così come da previsioni, il provvedimento – proposto dalla premier Giorgia Meloni, di concerto con i ministri Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze) e Adolfo Urso (Made in Italy) – non prevede il taglio delle accise, ma comunque delle misure volte a favorire la trasparenza e contrastare gli eventuali fenomeni speculativi.
Le misure per fermare sul nascere eventuali manovre speculative
Scendendo nello specifico, l’esecutivo ha prorogato per il primo trimestre il c.d. bonus benzina, stabilendo che fino a marzo 2023 “il valore dei buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel limite di euro 200 per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente”.
I distributori hanno poi l’onere “di comunicare il prezzo di vendita praticato” ed esporre altresì “con specifica evidenza”, il “prezzo medio” calcolato e notificato dal ministero delle Imprese. In caso di inottemperanza agli “obblighi di comunicazione e pubblicità dei prezzi”, i trasgressori riceveranno sanzioni. La recidiva è perseguibile con una sospensione forzata dal servizio da un limite minimo di sette a uno massimo di novanta giorni.
In virtù delle disposizioni emanate il Garante prezzi rafforzerà la cooperazione sia con la Guardia di Finanza sia con l’Antitrust per “sorvegliare e reprimere sul nascere condotte speculative”. Infine, si introduce una “Commissione di allerta rapida per la sorveglianza dei prezzi finalizzata ad analizzare – nel confronto con le parti – le ragioni dei turbamenti e definire le iniziative di intervento urgenti”. E agli esercenti della rete autostradale sarà proibito imporre prezzi tariffe superiori al prezzo medio giornaliero, definito tramite norma.
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