Renault: lievitano i prezzi e il fatturato aumenta a doppia cifra

Il gruppo Renault ha presentato i risultati del trimestre luglio-settembre 2022, chiusi con una crescita del fatturato a doppia cifra.

Il gruppo Renault ha archiviato il terzo trimestre del 2022 con una crescita del fatturato a doppia cifra, traendo godimento da un miglioramento dei prezzi, in grado di fronteggiare ampiamente l’ennesimo calo delle immatricolazioni, provocato, perlopiù, dalle conseguenze della carenza di microchip.

Nello specifico, tra il settimo e il nono mese del 2022 sono state totalizzate 481.263 targhe, in flessione del 2,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021. Tuttavia, i ricavi hanno segnato un più 20,5 per cento a 9,8 miliardi di euro, con l’apporto della divisione Auto salito del 21,7 per cento a 9 miliardi. 

Lo sviluppo è dipeso da vari aspetti, a cominciare dall’effetto prezzi, risultato positivo per ben 12,8 punti dopo i 5,6 del primo trimestre e gli 8,4 del secondo. 

“Questo effetto rispecchia il proseguimento della politica commerciale incentrata sul valore, l’ottimizzazione degli sconti commerciali e gli aumenti di prezzi per compensare l’inflazione dei costi e delle valute”, hanno spiegato gli esponenti del gruppo Renault. Ad esempio, è stato l’aumento della penetrazione nei canali commerciali maggiormente redditizi: la percentuale delle vendite a privati nei major markets (Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito) è passata dal 64 al 70 per cento.

Inoltre, la compagnia di Boulogne-Billancourt ha accresciuto il suo peso nel segmento C, nonché riscosso la favorevole accoglienza del mercato per certe novità di prodotto, tra cui la crossover a batteria Megane E-Tech, lanciata nel secondo trimestre del 2022, ma già in grado di raccogliere oltre 37 mila ordini. 

Il secondo capitolo della Renaulution il prossimo 8 novembre

La società, che presenterà “il secondo capitolo della strategia Renaulution” il prossimo 8 novembre, ha dunque confermato le previsioni finanziarie per il 2022: margine operativo superiore al 5 per cento e flussi di cassa operativi del ramo Auto al di sopra a 1,5 miliardi di euro. 

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